Palazzo Zuzi è uno dei più interessanti edifici del centro storico dell’Aquila, per via delle stratificazioni che lo caratterizzano, la complessa articolazione della fabbrica, l’insieme delle decorazioni scultoree e pittoriche che ne impreziosiscono le superfici, interne ed esterne. L’edificio si suddivide in tre nuclei: il primo, su via delle Bone Novelle, realizzato tra la fine del XV secolo e il 1550, come trasformazione di preesistenze medievali a seguito del terremoto del 1494; un secondo nucleo, sempre su via delle Bone Novelle, risalente al 1670, costruito anch’esso su preesistenze, come testimoniano i resti all’interno del cortile; il terzo, realizzato dopo il sisma del 1703, in virtù di modifiche e ampliamenti che si protraggono fino al 1760, data riportata sullo stemma che sormonta l’accesso carrabile.

I lavori di trasformazione dei tre corpi di fabbrica di palazzo Zuzi, successivamente divenuto di proprietà Bonanni e poi Bavona, si concludono tra la fine del XVIII secolo e il 1850. L’edificio viene vincolato con notifica di particolare interesse storico-artistico l’8 dicembre 1912. Le trasformazioni sostanziali hanno termine intorno al 1950 con la realizzazione di un piano sopraelevato.

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