Villa Bonanni è un palazzo rinascimentale, edificato per volontà del notaio Raniero Panacci tra il XV e il XVI secolo, come residenza principale di una famiglia che vantava numerosi possedimenti, anche nei territori circostanti e nella città di L’Aquila. Non sono molte le variazioni dell’assetto architettonico esterno, mentre la villa ha subito rilevanti trasformazioni all’interno, come la sovrapposizione di volte a botte al primo piano, che modifica, e in alcuni casi ingloba, le strutture a capriate in legno e copertura con pianelle decorate a losanghe.

Nel 1821 il barone Cesidio Bonanni di Ocre, Ministro di Grazia e Giustizia del Regno di Napoli, sposa Maria Panacci, che porta in dote anche il palazzo, da allora denominato Villa Bonanni, e oggi ancora in possesso degli eredi baroni Bonanni di Ocre. La modifica più recente arriva a partire dal 1950: in occasione della realizzazione della strada San Felice-San Panfilo per collegare due frazioni, il progetto, realizzato dal Comune di Ocre, priva il palazzo dell’entrata originaria con portone d’ingresso sulla piazza antistante, e porta alla perdita delle case coloniche annesse.

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